SEZIONE (3)02. Iter Processuale prima del Processo Penale (A seguito di Arresto)
Traduzione in centrale
Una volta messo in stato di arresto o fermo e tradotto in centrale, il soggetto sarà temporaneamente custodito in cella, dove l’agente dovrà informarlo di tutti i suoi reati e le conseguenti pene/sanzioni.
Nel caso in cui l’imputato si dichiari COLPEVOLE o sia COLTO IN FLAGRANZA verrà applicato il rito abbreviato da parte dell’agente in comando: il soggetto sarà soggetto alla pena più lieve prevista dal suddetto codice e si archivierà il caso. Si potrà sempre fare ricorso tramite un rappresentante legale, che dovrà portare avanti la pratica col DOJ.
Nell’ipotesi in cui l’imputato NON sia COLTO IN FLAGRANZA e si dichiari INNOCENTE o NON CONCORDI con alcuni dei capi di accusa, l’agente avrà l’obbligo di contattare il procuratore o, in caso di assenza, direttamente il giudice. Il procuratore -o chi di dovere- avrà il compito di decretare la custodia cautelare o procedere senza cauzione. La custodia cautelare può essere richiesta solo per reati di Classe S o A. Deve inoltre sussistere almeno uno di questi quattro requisiti:
Pericolo di Reiterazione;
Pericolo di inquinamento delle prove;
Pericolo di fuga.
Crimine dopo RSI
In qualunque caso, il soggetto dovrà essere identificato e schedato per prevenire eventuali latitanze.
Nessun agente potrà impostare da solo la custodia in caso dell’assenza del DOJ, ma dovrà procedere con un rilascio su identificazione (RSI) o contattare tramite E-mail il procuratore o il giudice.
Se confermata la custodia il soggetto sarà trattenuto fino al processo (che avverrà entro 48h dall’accusa) e il procuratore/giudice fisserà a sua discrezione una cauzione che:
Se saldata da parte dell'imputato il decreto di custodia, sarà rilasciato con cavigliera a seguito e obbligo di firma giornaliera presso una Centrale degli Agenti di Pace.
Se non saldata, verrà trattenuto in carcere per un massimo di 48h.
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